Conclusa la fase emergenziale e con un PIL in netta ripresa il Governo mette ora mano al Fondo di Garanzia, lo strumento chiave che ha sostenuto le aziende italiane favorendone l’accesso al credito e limitando l’assorbimento patrimoniale delle banche nel periodo di crisi.
Il disegno di Legge di Bilancio per il 2022 prevede un rifinanziamento di 3 miliardi di euro ma introduce importanti modifiche all’operatività del Fondo, con conseguenze sulla liquidità di molte imprese.
Cosa cambierà dal prossimo anno:
- Gratuità delle commissioni fino al 31 marzo 2022: a partire dal mese di aprile la garanzia non sarà più gratuita ma verrà rilasciata a fronte del pagamento di una commissione;
- Mutui per liquidità con garanzia al 60%: i finanziamenti per liquidità vedranno scendere la percentuale garantita al 60% (per le imprese in fascia 1 e 2), mentre resterà all’80% per sostenere gli investimenti;
- Prestiti entro 30 mila euro : garanzia al 90% fino al 31 dicembre, poi scenderà all’80%;
- Massimali: l’importo massimo garantito sarà pari a 5 milioni di euro per singola impresa dal 1°luglio 2022 al 31 dicembre 2022;
- Fine delle moratorie al 31 dicembre 2021: stop alle moratorie sui finanziamenti che riprenderanno il loro regolare ammortamento a partire dal 01 gennaio 2022;
- C’è il limite del tetto annuo. Il Fondo opererà entro il limite massimo di impegni assumibile, stabilito annualmente dalla legge di bilancio.
Sono novità certamente importanti che andranno a limitare l’intervento del Fondo centrale a fronte di un ritrovato “ottimismo” nei numeri dell’economia italiana che sta lentamente crescendo ritornando ai livelli pre-pandemia.
Il Fondo di garanzia è uno strumento spesso determinante per l’accesso al credito e certamente il suo ridimensionamento potrà creare difficoltà a tante imprese italiane. È pertanto indispensabile farsi trovare pronti e pianificare in anticipo eventuali richieste di nuova finanza.
Come sempre i nostri consulenti sono a disposizione per proporre le migliori opportunità presenti sul mercato.